Sguardo “altro” sul mondo

Una settimana prima di conoscere i prossimi quattro anni

Ottobre 28th, 2008 Diego DID

Tra una settimana si trarranno i dadi in America. Dopo 8 catastrofici anni, in cui il più inetto tra tutti i papabili ha governato il Paese più potente del mondo, potrebbe essere il momento della svolta. Gli Stati Uniti, con il loro assurdo sistema elettorale (ce ne sono di peggiori, intendiamoci…), faranno sapere al resto del mondo chi i loro 300 milioni di concittadini hanno scelto come loro presidente per i prossimi 4 anni. La svolta potrebbe essere un ritorno dei Democratici alla Casa Bianca. L’evento ancora più grande è, come tutti sappiamo, che per la prima volta potrebbe essere un afroamericano a sedersi nello studio ovale. Qualche comico nei suoi sketch ne rideva di questa cosa, ancora qualche hanno fa: “Hey, man, non farti illusioni: se l’hanno chiamata Casa BIANCA ci sarà un motivo, no? Smettila di sognare e di vendere sogni ad altri”. Ed invece l’impensabile ha oggi una possibilità di realizzarsi (a seconda dei sondaggi, tra il 44 ed il 54 percento di possibilità).

Non facciamoci noi illusioni. Non pensiamo che ci sia il campo del Bene ed il campo del Male. È bene che ci siano i simboli, ma i simboli non sono tutto. Democratico o Repubblicano che sia, il prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America sarà comunque uno statunitense. Il giorno in cui i famigerati “interessi vitali” americani fossero minacciati, non c’è gene della pelle o carta di partito che terrà. La differenza potrebbe essere nella “misura” della reazione; niente più deleteri discorsi pseudo-religiosi o teorie della “violenza preventiva”, forse. Niente lapsus sulla superiorità o sul conflitto di civiltà, maybe. Finito con l’autismo e l’unilateralità ad oltranza, peut-être. Ma non c’è dubbio che l’Iraq costituirà una spina dolente nella coscienza occidentale, che Israele godrà di uno statuto unico per la sua politica estera, che le riserve strategiche di petrolio continueranno ad essere una delle preoccupazioni principali della prossima amministrazione, che la Cina resterà il sorvegliato speciale sul piano internazionale.

Diciamo che, al pari di quello che succede in altre “democrazie”, il primo passo da fare è liberarsi dell’improponibile, del cattivo gusto, dell’insipienza democratica…. insomma, avete capito. Diciamo che se avete una bottiglia di malvasia da parte (lambrusco, prosecco o surrogati vanno bene comunque), nel caso il candidato più giovane vincesse, si potrebbe stapparla e berne qualche sorso. Io personalmente mi sto preparando il pop-corn, le chips e qualche bevanda alla caffeina per seguire in diretta i risultati dell’elezione. Potrete contattarmi via mail la notte tra il 4 ed il 5, dovrei essere al computer :)

Gli americani all'estero hanno votato per anticipazione

Gli americani all'estero hanno votato per anticipazione

PS La foto è quella della busta di voto per corrispondenza di una mia amica. La busta è partita l’altro giorno verso New York, la circoscrizione a cui corrisponde. Ed il voto è naturalmente in accordo con la maggioranza del tradizionale Blue State.

Chi non muore… riscrive

Ottobre 27th, 2008 Diego DID

Lo sapevo che sarebbe andata cosi!

Uno dei principali motivi per cui ho a lungo esitato ad aprire un blog era proprio questo: la paura che ave”vo di non potermene occupare regolarmente. Non tanto per la mia cronica tendenza ad appassionarmi a migliaia di cose diverse in modo “ciclico”, con punte che permettono ad un argomento di monopolizzarmi per diversi giorni o settimane, che poi cedono il posto ad un’altra passione; questo per ora non si verifica ancora con il blog. Ma più che altro per il fatto che in questo periodo gli impegni fioccano abbondanti, e non riesco a seguire tutto.
Eppure, nonostante siate ancora pochi a conoscere queste pagine e la scarsità degli aggiornamenti, avete permesso le belle performance di visita che trovate nell’immagine: la parte evidenziata in rosa sono le settimane senza aggiornamenti.

fino a 13 visite in una settimana! per un blog non pubblicizzato e non aggiornato da un mese e mezzo non è male...
fino a 13 visite in una settimana! per un blog non pubblicizzato e non aggiornato da un mese e mezzo non è male…

Ora, a più di un mese di assenza dalla console di direzione, riesco a scrivere qualcosina. E dire che, di questi tempi, di fatti di cui parlare non ci sarebbe penuria: la crisi economica mondiale, quella italiana, esternazioni e manifestazioni politiche, uscite di film, novità nella mia vita… Pasiensa, ditevi che se non scrivo è perché sono molto occupato (da qui a dire che tanto occupato = tanto lavoro, tanto lavoro = tanto guadagno il passo è un po’ ottimistico, ma una correlazione ci dovrà pur essere un giorno).

Stay tuned