Settembre 23rd, 2010 Diego DID
Da qualche giorno mi viene spesso in mente la magica reazione di Mastella quando, obbligato a candidarsi ed a vincere le elezioni per un posto di europarlamentare a giugno 2009, scoprì qual era il compenso per tale incarico: una misera diaria di 295 euro al giorno, ovvero 5.700 euro netti al mese. Le grasse risate leggendo l’articolo di Repubblica con il racconto esatto della situazione, mai smentita quindi vera.
Questo basta per definire il personaggio, archetipo e chiaro esempio di buona parte della classe politica italiana. È bene ricordarle queste cose, perché nel 2014, quando questo bel tomo avrà intascato 342.000 € di stipendio + 264.120 € di spese generali da non giustificare (e vista la bravura del personaggio per far sparire finanziamenti vari come raccontato nell’inchiesta de L’Espresso, è in pericolo parte dell’oltre 1 milione di euro destinati alla segreteria; diciamo che dovrà pur pagare i collaboratori, ma che magari si trova anche il modo di far partire fino all’ultimo centesimo ogni mese de 17.570 € di tale indennità…), ebbene, tale tomo dicevamo si ripresenterà a qualche elezione per essere ancora pagato dai nostri (vostri) soldi.
Non state a spiegargli che fino al 2009 i parlamentari Europei erano retribuiti con lo stesso stipendio nazionale, cosa che creava palesi disparità tra MEP dei diversi Stati, e che proprio prima della fine della legislatura precedente, dopo lunghi anni di trattativa, si è deciso di essere equi all’interno del consesso (potrebbe soffocare dalla bile). Non fategli notare che è altamente stupefacente che un cittadino che decide di dedicare i suoi servigi al bene dell’istituzione europea non sia al corrente di questa situazione, visto che io, cittadino x dell’Europa che si interessa all’Unione ne ero al corrente, grazie a qualche visita sui siti internet dei giornali e ai reportage quotidiani di canali come Euronews (a questo punto, forse un cittadino x meriterebbe più del tomo di sedere in quelle poltrone marroni o blu). E non rinfacciateli con sdegno il fatto che non è per la diaria che si trova nel palazzo Altiero Spinelli a Bruxelles, ma che essa è la conseguenza di tale assunzione come dipendente pubblico: è sicuro, non capirebbe la lingua che state parlando.
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Settembre 9th, 2010 Diego DID
Questi i titoli del TG1 del 7 settembre (mi scuserete se non ricordo se quello delle 13:30 o quello delle 20).
1° notizia - Federmeccanica annuncia il ritiro unilaterale dalle intese sul contratto collettivo dei lavoratori [decisione che tocca 1 milione di lavoratori 1 milione di italiani circa]
2° notizia - Il parlamento ed il Governo discutono sull’eventualità di andare a elezioni e sulle dimissioni del Presidente della Camera
3° notizia - il sindaco di Pollina, Angelo Vassallo, è stato ucciso dalla camorra con 7 colpi di pistola
4° notizia - Il Presidente della Repubblica si schiera in difesa di Sakineh definendolo nientemeno che “atto altamente lesivo dei principi di libertà e difesa della vita”
Trovate l’errore….
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Settembre 8th, 2010 Diego DID
Un amico mi ha passato un articolo molto interessante uscito domenica 29 agosto 2010 su Le Monde. È visibile, almeno per ora, anche sul sito internet del quotidiano. Ne ho fatto la traduzione per poterlo condividere con gli italiani che siano sensibili all’attualità, all’integrazione e ai problemi di razzismo. Il copyright resta ovviamente del giornale e del suo autore, Nancy Huston; citate me se userete la traduzione
(come sempre, Creative Common by-nc-sa).
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Agosto 27th, 2010 Diego DID
In questi lunghissimi mesi di silenzio sono molti gli argomenti che mi sarebbe piaciuto trattare e che, per motivi di tempo, non sono riuscito a pubblicare. Alcuni post sono stati iniziati e rimasti sul mio hard disk, senza vedere la luce della rete. Anche se non più d’attualità ne pubblicherò comunque alcuni, quelli che secondo me riportino riflessioni interessanti. Tanto poi i post chissà chi e quando li leggerà!
Per esempio, a partire da settembre 2008 e per due o tre mesi, mi sono messo a seguire giornalmente 3 approfondimenti economici di 3 canali diversi, per fare poi delle osservazioni “scientifiche” su un’idea che mi ero fatto a naso: il TG1 Economia fa piangere. Perciò ho ogni giorno registrato 10 minuti del canale Bloomberg, la rubrica “Business” di Euronews ed il TG1 Economia; una rete specializzata, una di informazione continua e la generalista. Read the rest of this entry »
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Novembre 4th, 2008 Diego DID

On the left corner of the ring...
Ci siamo, tra poco inizia il ballo. La grande notte delle elezioni americane sta per cominciare. Purtroppo, contrariamente ai miei piani, ho dovuto mettere via pop-corn, litri di caffè e coca stelle e strisce: domani maxi giornata di interpretariato, quindi imperativo essere il più in forma possibile. Guarderò un po’ ’sta sera la televisione e poi presto domani mattina mi rifarò un poco tv e internet.

... And on the right corner....
Intanto ho rispolverato il file che avevo messo via quattro anni fa, con statistiche, previsioni e risultati del 2000. Non mi ricordavo di tutto questo lavorone!! Ho pure trovato delle formule excel che oggi non so neanche come avevo fatto ad inserire… Sto ancora studiando i dati, che non riesco quasi a decriptare, ma intanto ho ritrovato qualche curiosità annotata all’epoca.
Per esempio, sapete che la Florida era storicamente considerata democratica? sorprendente, vero? E’ solo dall’elezione di Bush (quale? padre? figlio? fratello?) che la Florida è passata nel campo repubblicano. Poi c’è il grande Stato del Texas, la Lonely Star del sud, il “Bush State”. Se è vero che i candidati presidenti vincono spesso (sempre?) nel loro Stato di provenienza/rappresentanza (John Kerry vinse in Massachussets, Clinton vinceva in Arkansas, Bush vinse le due volte a casa sua), allora i giochi dovrebbero essere fatti in Illinois ed in Arizona: il primo ad Obama, il secondo a McCain; con la sola differenza che l’uno dà diritto a 21 “Grandi Elettori” e l’altro 10.
Il Maine attribuisce i suoi Grandi Elettori in modo diverso dagli altri. Normalmente “winner takes all”: chi ha il 50% più uno nello Stato prende tutti gli elettori. In Maine invece 2 dei 4 GE sono aggiudicati con questo sistema, gli altri 2 con il sistema proporzionale. In Nebraska anche il sistema è diverso. Ed a proposito di Grandi Elettori: lo Stato che ne ha di più è la California, 55 (in teoria democratica ma capace di eleggere un repubblicano, Schwarzenegger, come Governatore); quelli che ne hanno di meno, 3 ciascuno, sono Wyoming, Vermount, South e North Dakota, Montana, il District of Columbia e….. l’Alaska! Quindi, facendo i conti: la Palin e McCain 13, Biden (Delaware) e Obama… 24. Alé, possiamo andare a dormire.
Vale ancora la pena citare due casi curiosi ed interessanti. Il Missouri ci azzecca sempre: chi vince in Missouri è effettivamente eletto Presidente alla fine dei conti. Una specie di cartina tornasole. I repubblicani invece diventano Presidenti quando riescono ad aggiudicarsi uno degli “swing States” più importanti: l’Ohio. Ed è proprio qui uno dei punti chiave dove si è giocata la partita della rielezione di Bush, per meno di 136 mila voti.
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Settembre 13th, 2008 Diego DID
L’Italia non va così bene, solo 23esima nel medagliere olimpico, con 3 medaglie d’oro, 4 in argento e altrettante in bronzo. È vero che mancano ancora 3 o 4 gironi, però non potremo certo rimontare al livello degli spagnoli, per prenderci il 9° posto, con le loro 46 medaglie, di cui 12 (cioè una in più delle odierne totali italiane) d’oro.
Di cosa sto parlando? delle olimpiadi? ma non avevo detto che le boicottavo? e poi sono finite da un paio di settimane! Ah, stai parlando delle Paralimpiadi; ma vuoi essere così in disaccordo da essere “out” anche rispetto a te stesso, non parlando delle Olimpiadi e parlando delle Para solo perché nessuno ne parla? Non è proprio così, ma quasi. Ora vi spiego.
Qualche giorno fa, per motivi di “lavoro” dovevo/volevo trovare il medagliere delle Paralimpiadi. In modo molto naif mi sono connesso sul sito di Repubblica, sul quale seguivo saltuariamente l’evoluzione del palmares italiano. Ma è stato impossibile trovare una classifica delle performance sportive degli atleti “diversamente dotati”. Sono andato quindi sulla grande G per trovare ’sto benedetto medagliere. Niente, solo articoli, e spesso datati. Ho gettato quindi la spugna. Ci ho riprovate questa sera, ed ho capito che era inutile cercare pagine italiane a questo proposito. Rinsavendo ho avuto il colpo di genio: perché non guardare il sito ufficiale dei Giochi di Pechino? mica scemo, nhé
? E non cercate sul vocabolario inglese la traduzione di medagliere, non esiste; cercate piuttosto direttamente “medals”, più facile di così.
Ovviamente non vi linko il sito, perché boicotto ;-), ma le riflessioni che mi nascono spontanee sono le seguenti:
- possibile che una nazione forte sullo sport olimpico come l’Italia, capace di arrivare 9a nei Giochi, davanti a Francia e Spagna, capitoli così in basso nei rispetti dei diversamente abili?
- possibile che ci si finga tutti interessati all’uncinetto doppio o al “badminton senza” una settimana, e che non ce ne fotta niente tre settimane dopo perché il tipo è un monco o un cecato?
Meditate gente, mediatiamo…..
Per la cronaca, ad oggi:

rielaborazione grafica del medagliere paralimpico ufficiale alla data del post
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Agosto 27th, 2008 Diego DID
Grave. Gravissimo. L’informazione è minacciata. Una scure censoria si sta per abbattere sulla libertà giornalistica. Le libertà fondamentali stanno per essere infrante. Si stanno mettendo a repentaglio i Diritti Inalienabili dell’Uomo. Dopo anni in cui si è agitata questa minaccia fuori luogo, ora siamo veramente davanti ad uno scandalo sull’indipendenza dell’informazione.

CC Marco Giuliani Nebuloni (modificata)
Di cosa sto parlando? Ma di questo atto liberticida contro tutti gli sportivi che siamo. “Oggi, siamo tutti calciatori” verrebbe da dire. Causa mancati accordi (pecuniari), la radiocronaca e la visione e (re-)revisione delle immagini delle partite della prima giornata del Campionato di calcio saranno rese impossibili. La censura si abbatte pesantemente sul diritto alla conoscenza di ogni tifoso-cittadino. Meno male che i giornalisti vegliano e si indignano, difendendo questo sacrosanto diritto di tutti noi che è quello di sapere, di vedere, senza censure di nomi, cognomi, legami tra gli attori dei fatti più scottanti dell’attualità. Calcistica. Per il resto vedremo più tardi.
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