Sguardo “altro” sul mondo

Museum of Everything ed io che ritorno (?)

Agosto 24th, 2010 Diego DID

Non vi ho ancora mai raccontato che collaboro ad un sito internet di informazione. In realtà non vi ho ancora mai raccontato un sacco di cose. Per forza poi, restando assente più di un anno dal mio stesso blog…. :-( Niente promesse di post più serrati, resta questa un’esperienza interessante per imparare e migliorare in vista magari di altro. Ma torniamo al soggetto.

Non vi ho ancora detto che collaboro con un sito internet di informazione. La commaborazione risale al 2000, intensa i primi anni e molto più leggera da quando ho lasciato l’Italia, visto che si tratta di un sito che guarda all’attualità di Torino, ed io non ho molto da dire ultimamente. Poi quest’estate ho fatto un giro da quelle parti ed ho visitato la mostra alla Pinacoteca Agnelli, occasione di scoprire questa istituzione che da qualche anno arricchisce il panorama cittadino. Bref… l’articolo integrale lo potete leggere sul sito di Traspi.net a questo link.

Buona lettura

Al Lingotto il museo di qualunque cosa

Ancora qualche giorno per visitare il curioso bric-à-brac sdoganato alla Pinacoteca Agnelli. Aperta al pubblico… aperto di spirito

Il disegno che accoglie i visitatori e dà il tono della mostra

Il disegno che accoglie i visitatori e dà il tono della mostra

I giorni prima di una mostra, nella echeggianti ed eleganti sale dei grandi musei, è tutto un formicolare di operai e cassoni. La logistica, quella di un deposito di periferia, di un mercato generale ortofrutticolo, o semplicemente del vostro più recente trasloco, è tutta lì. Certo, tra un operaio e l’altro, vedrete aggirarsi curiosi personaggi in cravatta a braccia incrociate dietro la schiena, i vari direttori e commissari di esposizione; ma per il resto, il folclore di un barnum in arrivo o in partenza sarà presente in toto: vociare, grida, avvertimenti, pesi da sollevare, sudore di fronte e olio di gomito, attrezzi appoggiati a terra in disordine causale, casse di legno rinforzate, polistirolo espanso abbandonato, polvere…. Poi, come per in canto, la mostra apre, e tutte le opere d’arte si ritrovano al loro posto, ordinate e pie, oggetti inarrivabili che solo per loro cortesia accettano di trovarsi poggiate su immacolati muri chiari e sgombri. Read the rest of this entry »