La vergogna tracima
Gennaio 22nd, 2011 Diego DIDDomanda estemporanea agli 0 lettori del blog: ma possibile che Napolitano non possa togliere il mandato a Berlusconi??
Domanda estemporanea agli 0 lettori del blog: ma possibile che Napolitano non possa togliere il mandato a Berlusconi??
Magico! Stavo preparando il mio post ed ecco che trovo una dichiarazione di solo una settimana fa di Mastella. Cosa dire: MI-TI-CO.
L’articolo è sul Corriere del Mezzogiorno, ma è talmente aria-frittoso che fa scompisciare anche letto così (senza le domande):
«Nessuna tattica politica, io sono convinto di quello che faccio: la candidatura a sindaco di Napoli è molto più che un annuncio, è realtà visto che domani inizio la campagna elettorale da Ponticelli».
«Io per la verità ci ho sempre pensato. Ho studiato 4 anni a Napoli, poi ci ho lavorato per altri 6: sono legatissimo alla città e poi di vedere lo scempio di questi ultimi anni proprio non se ne può più».
«Non mi faccia fare nomi che altrimenti partono subito le polemiche. Parliamo della totale assenza della politica locale. A tutti i livelli. Quando vengo a Napoli soffro nel vederla così, mi creda. Ma secondo lei dal finestrino della macchina o quando camminiamo per strada non restiamo sconcertati di fronte allo stato delle cose?»
«Lei non vede? Mi riferisco a tutto, ecco perché mi candido, non certo per mettere una crocetta in più al palmares politico».
«Il problema non è parlarne con gli altri, io mi candido e basta. Se la coalizione vuole seguirmi, benissimo, anzi è auspicabile, altrimenti io proseguo la mia strada».
«La fermo subito perché non m’interessano e comunque non li prendo in considerazione. Quando tutto manca si facciano le primarie.»
«Ognuno farà la sua campagna elettorale se non faremo le primarie. Del resto i dati parlano chiaro. Alle ultime regionali Caldoro a Napoli città ha preso il 2% in più rispetto a De Luca quindi…»
«Io mi candido e domani siamo a San Giovanni a Teduccio, per il primo incontro. Il cammino è lungo ma sono intenzionato a portarlo fino alla fine».
La parte puramente fantascientifica è quando dice: “di vedere lo scempio di questi ultimi anni proprio non se ne può più”. Semplicemente fantastellare. Innarrivabile.
Amici napoletani: nel caso in cui Clemente Mastella dovesse essere un nome presente sulla scheda delle prossime elezioni a sindaco della vostra città, andate prima a leggere questo post.
Ah, dottor Mastella: visitando la sua pagina Wikipedia si legge che a volte le capita di denunciare blogger per quello che pubblicano. Ritengo curiosa questa attitudine da parte di un iscritto all’Albo dei Giornalisti, che dovrebbe sapere quanto è importante e sacra l’informazione… ma non è questo il punto. Penso poi di non aver scritto nulla di penalmente rilevante nei miei umili post. Ma nel caso lei o qualcuno del suo staff doveste smarrirvi in queste sperdute lande, la invito a risparmiare tempo e soldi dei contribuenti (nonché il mio tempo e magari denaro) in poco assennate e utili segnalazioni alla Polizia Postale: da bravo utilizzatore di internet quale lei sicuramente è, avrà notato che il blog si trova al di fuori del suolo italiano, ed eventuali procedure sarebbero al meglio poco fruttuose, al peggio irricevibili e negative per la sua immagine.
Oggi va ancora peggio…
- A Pollina si preparano i funerali per il sindaco Vassallo ucciso dalla camorra
- il Parlamento Europeo dedica un minuto di silenzio in onore del sindaco
…. e il Parlamento del suo Stato dov’è? cosa fa? cosa dice?
Honte sur vous
Come alcuni di voi sapranno, domani vi sarà uno sciopero nazionale dei giornalisti; questo si accompagnerà con un’astensione dal postare di alcuni blog. Queste manifestazioni sono contro il decreto legge che sarà presentato dal Ministro della Giustizia Alfano (conto terzi) sulle intercettazioni ma soprattutto sulle sanzioni per gli editori ed i giornalisti che pubblicassero notizie riguardanti un processo in atto.
I punti negativi e che rivelano il lato oscuro della politica di tale legge, le falle democratiche e l’incostituzionalità sono talmente numerose che evito di citarle qui. Troverete tante informazioni con ricerche specifiche su altri blog, in particolare quelli di giornalisti, avvocati e magistrati. Per dei casi concreti delle derive vi suggerisco questo pezzo del futuro giornale “Il Fatto”, sul blog L’Antefatto.
Io, perché sensibile alla democrazia ed alla “cosa comune”, perché molto preoccupato per la cappa che ormai da tempo pesa sull’informazione ed in molti altri ambiti sociali, e perché, tra l’altro e collateralmente, iscritto all’Ordine dei Giornalisti, parteciperò a tale sciopero-silenzio. Riporto qui il testo con cui una delle Federazioni ne dà notizia ai propri aderenti.
“I giornalisti si fermeranno per una giornata di silenzio martedì 14 luglio (con blocco dell’attività nella carta stampata lunedì 13 luglio), per contrastare il ddl Alfano sulle intercettazioni, che introduce inaccettabili divieti al diritto di informazione sulle indagini e sulle inchieste giudiziarie.
E’ la decisione del Consiglio Nazionale della Stampa Italiana, riunito il 30 giugno a Roma, che ha approvato con 1 solo voto contrario e due astenuti la proposta della giornata di protesta di tutto il nostro giornalismo avanzata dal Segretario Generale Franco Siddi. La giornata di astensione dell’informazione, alla quale i giornalisti sono costretti dopo un anno di iniziative civili, di confronto e di dibattito e denuncia per la libertà dell’informazione, senza censure e intimidazioni, è lo strumento con il quale si vuole marcare l’ indignazione più ferma di fronte alle previsioni del ddl Alfano: “Un bavaglio ai giornalisti e la sanzione (un danno economico) per gli editori al fine di impedire di dar conto delle notizie sulle indagini giudiziarie negli organi d’informazione; la pesante limitazione del diritto dei cittadini a sapere o essere informati su fatti importanti per la loro vita - sottolinea il Consiglio della Fnsi - . Non si sciopererà, quindi, per un aumento di stipendio ma per un aumento della libertà nel nostro Paese; una libertà che guarda ai cittadini, che pagherebbero ancora più di tutti a causa di un bene essenziale a loro parzialmente sottratto, mentre già pagano le distorsioni che gravano sul sistema per l’assenza di efficace normative antitrust e di pluralismo reale del mercato pubblicitario. I giornalisti sono, oggi, professionisti costretti alla frontiera (e ora alla protesta) per svolgere correttamente la loro funzione. Di fronte a tutto questo, i giornalisti sono per forza condotti a essere militanti di un solo valore, l’informazione libera”.”
Ci risentiamo prossimamente.
Tra una settimana si trarranno i dadi in America. Dopo 8 catastrofici anni, in cui il più inetto tra tutti i papabili ha governato il Paese più potente del mondo, potrebbe essere il momento della svolta. Gli Stati Uniti, con il loro assurdo sistema elettorale (ce ne sono di peggiori, intendiamoci…), faranno sapere al resto del mondo chi i loro 300 milioni di concittadini hanno scelto come loro presidente per i prossimi 4 anni. La svolta potrebbe essere un ritorno dei Democratici alla Casa Bianca. L’evento ancora più grande è, come tutti sappiamo, che per la prima volta potrebbe essere un afroamericano a sedersi nello studio ovale. Qualche comico nei suoi sketch ne rideva di questa cosa, ancora qualche hanno fa: “Hey, man, non farti illusioni: se l’hanno chiamata Casa BIANCA ci sarà un motivo, no? Smettila di sognare e di vendere sogni ad altri”. Ed invece l’impensabile ha oggi una possibilità di realizzarsi (a seconda dei sondaggi, tra il 44 ed il 54 percento di possibilità).
Non facciamoci noi illusioni. Non pensiamo che ci sia il campo del Bene ed il campo del Male. È bene che ci siano i simboli, ma i simboli non sono tutto. Democratico o Repubblicano che sia, il prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America sarà comunque uno statunitense. Il giorno in cui i famigerati “interessi vitali” americani fossero minacciati, non c’è gene della pelle o carta di partito che terrà. La differenza potrebbe essere nella “misura” della reazione; niente più deleteri discorsi pseudo-religiosi o teorie della “violenza preventiva”, forse. Niente lapsus sulla superiorità o sul conflitto di civiltà, maybe. Finito con l’autismo e l’unilateralità ad oltranza, peut-être. Ma non c’è dubbio che l’Iraq costituirà una spina dolente nella coscienza occidentale, che Israele godrà di uno statuto unico per la sua politica estera, che le riserve strategiche di petrolio continueranno ad essere una delle preoccupazioni principali della prossima amministrazione, che la Cina resterà il sorvegliato speciale sul piano internazionale.
Diciamo che, al pari di quello che succede in altre “democrazie”, il primo passo da fare è liberarsi dell’improponibile, del cattivo gusto, dell’insipienza democratica…. insomma, avete capito. Diciamo che se avete una bottiglia di malvasia da parte (lambrusco, prosecco o surrogati vanno bene comunque), nel caso il candidato più giovane vincesse, si potrebbe stapparla e berne qualche sorso. Io personalmente mi sto preparando il pop-corn, le chips e qualche bevanda alla caffeina per seguire in diretta i risultati dell’elezione. Potrete contattarmi via mail la notte tra il 4 ed il 5, dovrei essere al computer
PS La foto è quella della busta di voto per corrispondenza di una mia amica. La busta è partita l’altro giorno verso New York, la circoscrizione a cui corrisponde. Ed il voto è naturalmente in accordo con la maggioranza del tradizionale Blue State.
Lo sapevo che sarebbe andata cosi!
Uno dei principali motivi per cui ho a lungo esitato ad aprire un blog era proprio questo: la paura che ave”vo di non potermene occupare regolarmente. Non tanto per la mia cronica tendenza ad appassionarmi a migliaia di cose diverse in modo “ciclico”, con punte che permettono ad un argomento di monopolizzarmi per diversi giorni o settimane, che poi cedono il posto ad un’altra passione; questo per ora non si verifica ancora con il blog. Ma più che altro per il fatto che in questo periodo gli impegni fioccano abbondanti, e non riesco a seguire tutto.
Eppure, nonostante siate ancora pochi a conoscere queste pagine e la scarsità degli aggiornamenti, avete permesso le belle performance di visita che trovate nell’immagine: la parte evidenziata in rosa sono le settimane senza aggiornamenti.
Ora, a più di un mese di assenza dalla console di direzione, riesco a scrivere qualcosina. E dire che, di questi tempi, di fatti di cui parlare non ci sarebbe penuria: la crisi economica mondiale, quella italiana, esternazioni e manifestazioni politiche, uscite di film, novità nella mia vita… Pasiensa, ditevi che se non scrivo è perché sono molto occupato (da qui a dire che tanto occupato = tanto lavoro, tanto lavoro = tanto guadagno il passo è un po’ ottimistico, ma una correlazione ci dovrà pur essere un giorno).
Stay tuned
Permettetemi di salutare un artista di Trieste che è passato qui in città lo scorso weekend. È un pittore d’arte moderna, che utilizza una tecnica mista e molto materica; la base delle sue opere è la terra, che mischia a collanti e spalma sulla tela. Spesso questa tela è lei stessa lavorata, strappata, sovrapposta e ricomposta. Altre volte funi, spaghi, silhouette di visi o pezzi di rame completano i suoi quadri.
Volete partire pagando il meno possibile, ma vorreste andare più lontano del capolinea del pullman che passa sotto casa vostra? Siete pronti a cambiare destinazione all’ultimo momento? Ritrovarvi in un Paese di cui non solo non conoscete la lingua ma che non riuscirete neanche a leggerla non vi spaventa? Eccovi un buon piano per le vostre prossime vacanze.
Connections è l’agenzia di viaggio che si occupa della vendita online dei voli per l’aeroporto di Bruxelles. Tra i diversi negozi fisici di cui è composta la catena, c’è anche uno sportello all’interno stesso dell’hub belga. Qui Connection raduna tutti i biglietti d’aereo rimasti invenduti e li mette a disposizione del pubblico fino a poche ore prima del volo. Non cercate il pulsantino per comprarli sul loro sito, non provate a chiamarli o ad inviare un fax. Questi biglietti sono in vendita solo ed esclusivamente allo sportello dell’aeroporto, e potete averli solo presentandovici di persona. Sul sito potete solo farvi un’idea dei voli di cui esistono ancora posti liberi per, al più, le 24 ore successive.
Ecco come sono nate le mie vacanze: il mercoledì mia moglie ed io ci siamo decisi a partire, il giovedì abbiamo scoperto i “Last Call” di Connections ed il venerdì ci siamo presentati in aeroporto. Prima di partire abbiamo ficcato nel bagagliaio due zaini con costumi e roba leggera, più un borsone di maglioni, giacche e scarpe da pioggia. Siamo poi partiti alla volta di Bruxelles: se avessimo trovato un volo interessante saremmo partiti con gli zaini, altrimenti avremmo proseguito il nostro viaggio in macchina, visitando l’Olanda. Risultato di questo pazzo piano: dieci giorni di spiaggia, tatziki e moussaka a Creta.
Ed i prezzi? I biglietti sono molto volatili ultimamente, a livello di prezzo, quindi posso solo stimare quanto avremmo dovuto pagare. Dopo alcune ricerche, e per un periodo più tardo rispetto alla altissima stagione ovvero Ferragosto, ho trovato prezzi compresi tra 200 e 354 € a volo, ovvero 400-708 € A/R per persona. Noi invece siamo partiti in Grecia a 499 € A/R in due Bello vero? A questo abbiamo aggiunto 84 € di parcheggio a Bruxelles, e poi ovviamente il soggiorno laggiù, però non male trovo, soprattutto per qualcuno come me che non sarebbe dovuto partire in vacanza quest’anno.
Ultimo dettaglio: i prezzi qui sotto sono presi con la stessa compagnia, che non è una piccola compagnia sconosciuta che può fallire da un momento all’altro e quindi pericolosa a livello di sicurezza aerea. Si tratta della Thomas Cook, agenzia di viaggi con flotta propria e parte della scuderia Lufthansa, secondo gruppo internazionale del mondo.
Non conosco altri aeroporti che prpongano delle offerte simili. Se avete altri buoni siggerimenti, o se approfitterete di questo, non dimenticate di segnalarlo nei commenti. Buone vacanze a tutti.
Breve incursione sul blog per una bella notizia, ed intanto ne approfitto per vedere se il problema con le foto si è risolto. Presto mi metterò a scrivere veri post.
Poco più di 24 ore fa è arrivata Maya, la mia seconda nipote. Benvenuta Maya, la tua sorellina Joy non vedeva l’ora di conoscerti. Complimenti ai genitori.
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Come vedete, il problema con le immagini non è ancora risolto. Peccato, perché Maya è proprio carina (e la mia foto pure). A risentirci tra qualche manutenzione.
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“Benvenuto in WordPress. Questo è il tuo primo articolo. Modificalo o cancellalo e inizia a creare il tuo blog!“
Cosi’ c’era scritto alla mia prima visita sul mio blog. “Ciao Mondo!!”. Non male per un blog che si rivendica fuori dal gruppo, fuori dalla massa, fuori dallo mainstream (vedere il profilo per ulteriori informazioni). Ho quindi deciso di modificare il primo articolo del mio blog.
Ci ho pensato un po’ (ma neanche tanto a dire il vero) prima di trovare il titolo giusto per il mio primo pezzo. E poi l’ho trovato: “Ciao mondo!!”. Per i meno addetti ai lavori, “hello world” è la frase di test usata spessisimo dai programmatori o dai designer di siti Internet per verificare che tutto funzioni. Ed allora, anche se non sono un informatico, perché no?
Fuori dal coro dicevamo. Chi mi conosce nella vita reale sa che spesso cerco di fare le cose diverse dagli altri. Da questa constatazione, una costante in molte scelte della mia vita, sono a volte scaturite delle discussioni esegetiche, tipo “essere fuori per principio” oppure “stai fuori da qualcosa per essere, in fin dei conti, dentro ad un’altra”. E no. Io non voglio “essere fuori” per partito preso, sempre e comunque, contro tutto e contro tutti. Ed allora, ripeto: “ciao mondo!!”. Non ho niente contro questa usanza, quindi posso anche accettarla. O, ancora meglio (cosi’ il mio ego ne esce contento e posso dar ragione ai miei amichevoli detrattori), visto che non sono un programmatore, posso benissimo usare la frase “hello wolrd” senza diventare banale.
E poi perché non darvi il benvenuto in questo modo?