Sguardo “altro” sul mondo

Super résolution pour les problèmes de Deezer avec Ubuntu

Maggio 25th, 2012 Diego DID

Petit post qui n’a rien à voir, sauf que c’est génial !!

Depuis des mois je suis un utilisateur satisfait de Deezer, le service musical sur internet. SAUF que ça marché pas sur mon ordinateur principal !!! c’est à dire celui où j’utilise Ubuntu (Natty) et Firefox.

Impossible d’écouter donc ma musique sur le site Deezer, que d’autre part marchait parfaitement. Puis, la révélation : simple, efficace, non-intrusive, pas geek du tout :

“Bonjour,
Pour ma part la bonne solution (après avoir essayer toutes les solutions proposées) m’a été donnée par un ami qui a un peu le nez dans flashplayer:
Aller dans son dossier personnel, puis afficher les dossier cachés, ouvrir le dossier .macromedia, ouvrir le dossier Falsh_Player où se trouvent deux dossiers: supprimer le dossier #SharedObject, et vider l’autre dossier macromedia.com. Puis miracle, les playlist et autres fonctionnalités Deezer fonctionnent.
Bonne écoute”

Merci, merci beaucoup hansi40, je ne savait pas comme te remercie, donc voici un post.

La discussion originale est sur le forum français de Ubuntu. Enjoy !

http://forum.ubuntu-fr.org/viewtopic.php?id=429369

Meglio parlare di noi

Gennaio 27th, 2011 Diego DID

In questi convulsi, volgari, telenovelosi, prima di farmi definitivamente rubare la ribalta di protagonista nella mia vita, e sperando di dare un po’ di ristoro alle vostre letture, torno a scrivere degli avvenimenti che mi riguardano.

la cucina rifatta

la cucina rifatta

la sala da pranzo a metà lavori, con il nuovo soffitto ed il nuovo lampadario

la sala da pranzo a metà lavori, con il nuovo soffitto ed il nuovo lampadario

I lavori sono andati avanti ed ora si sono fermati per un po’; ripartiranno per una nuova tranche verso marzo/aprile, per rifare la terrazza e approfittare per cambiare qualche vetrata e mettere i doppi vetri. Prima di allora bisognerà comunque rimboccarsi le maniche per tinteggiare qualche muro e rifinire la cucina.

Dopo i festeggiamenti di inizio d’anno, che hanno visto la presenza al domicilio di 8 amici sbarcati da Torino, il lavoro ha ricominciato con il solito tran-tran, qualche giorno di interpretariato, poche traduzioni ma soprattutto i corsi di italiano. Oltre a questi impegni, la testa ribolle di progetti, cogita cogita… ma purtroppo come spesso mi avviene, è lenta a partorire risultati visibili :-( Capita anche a voi?
Confidando nell’aumento dell’esposizione solare che dovrebbe ricaricare le batterie e far funzionare più rapidamente la macchina (lo schmilblick, come lo chiamano da queste parti), vi saluto e vi do appuntamento ad un prossimo post più sostanzioso.

“Ma un bravo poliziotto che sa fare il suo mestiere…”

Gennaio 16th, 2011 Diego DID

Post del 21 novembre scorso, rimasto non pubblicato per ignoti motivi.

I lavori in casa avanzano, siamo sempre senza cucina ma abbiamo iniziato a colorare il pavimento (niente soldi per rifarlo, quindi, una bella pennellata e le piastrelle vivono una seconda vita), l’elettricista ha praticamente finito, e l’amico “placchista” non verrà più. Ma non è di questo che voglio parlare nel post, quanto di una vicenda che mi ha lasciato alquanto interloquito ieri, sabato 20 novembre per intenderci (compleanno dei 60 di mio padre: aguri papà!).

Ho portato mia moglie al lavoro ed ho tenuto io l’auto, per andare come sempre alla ricerca di mobili e strumenti per i lavori. Presa la tangenziale, mi trovo dietro ad un’auto più lenta di me e, come al solito, delle auto che non rispettano il limite di velocità stanno arrivando sulla corsia di sinistra. Da diversi anni ho smesso di guidare come un diciottenne, non essendolo più, e rispetto particolarmente i limiti di velocità. Avendo scelto per me questo comportamento, accetto mio malgrado che altri non lo facciano. Però NON SOPPORTO e NON ACCETTO che questo tipo di comportamento mi “penalizzi” ovvero mi impedisca di fare le mie manovre e di andare all’andatura che scelgo per me. Sappiatelo, nel caso mi troviate sulla corsia di sinistra e siate a 150: non è il caso di farmi i fanali, al limite mi fareste solo rallentare. Read the rest of this entry »

Mal comune, quante ghignate

Ottobre 31st, 2010 Diego DID

Sembra che condividere i propri malori permetta di viverli meglio. Mi rendo conto in questi giorni che il fatto di poter condividere con altri i problemi permette di avere altri punti di vista, dialogare, far uscire la pressione e financo a relativizzare sempre più.
Crediamo dunque al detto popolare e mettiamo qui qualche polaroid dell’attuale condizione: buchi nei muri, polvere, sporco, smontaggio mobili di una cucina che da anni funziona senza ventola (:-() e qualche altra sorpresina imprevista che mi tengo per un altro post. Dopo una settimana dall’inizio del cantiere ci siamo ritrovati confinati all’ultimo piano. Abbiamo lasciato un 49 metri quadri per ritrovarci in un… 36!!

Forza e coraggio, ed alla prossima.

la carcassa del futuro soffitto

la carcassa del futuro soffitto

Ecco come ci siamo ridotti: i piatti si lavano in bagno!

Ecco come ci siamo ridotti: i piatti si lavano in bagno!

Il mio nuovo ufficio; ed il nuovo cucininio; e la nuova sala da pranzo; e la nuova dispensa; e...

Il mio nuovo ufficio; ed il nuovo cucininio; e la nuova sala da pranzo; e la nuova dispensa; e...

Idea di navigazione in attesa di nuove avventure

Ottobre 24th, 2010 Diego DID

Vi penso sempre, è giusto perché queste settimane sono state stracariche che non ho scritto nuovi post. Le idee e gli spunti non mancano, sono le lancette che sono tiranne!

Simone, un italiano che ha trovato la sua strada fuori dalle frontiere patrie

Simone, un italiano che ha trovato la sua strada fuori dalle frontiere patrie

Eccovi allora un post di un amico, conosciuto prima online ed incontrato in carne ed ossa una fresca mattina a Lussemburgo, con caffè e brioche. Lo stimo, e sta cercando idee e suggerimenti per progetti futuri. Magari tra di voi c’è qualcuno che potrebbe dargli dei consigli. Vi metto in contatto.
Buona settimana a tutti

Lupus in fabula

Settembre 25th, 2010 Diego DID

Magico! Stavo preparando il mio post ed ecco che trovo una dichiarazione di solo una settimana fa di Mastella. Cosa dire: MI-TI-CO.

L’articolo è sul Corriere del Mezzogiorno, ma è talmente aria-frittoso che fa scompisciare anche letto così (senza le domande):

«Nessuna tattica politica, io sono convinto di quello che faccio: la candidatura a sindaco di Napoli è molto più che un annuncio, è realtà visto che domani inizio la campagna elettorale da Ponticelli».
«Io per la verità ci ho sempre pensato. Ho studiato 4 anni a Napoli, poi ci ho lavorato per altri 6: sono legatissimo alla città e poi di vedere lo scempio di questi ultimi anni proprio non se ne può più».
«Non mi faccia fare nomi che altrimenti partono subito le polemiche. Parliamo della totale assenza della politica locale. A tutti i livelli. Quando vengo a Napoli soffro nel vederla così, mi creda. Ma secondo lei dal finestrino della macchina o quando camminiamo per strada non restiamo sconcertati di fronte allo stato delle cose?»
«Lei non vede? Mi riferisco a tutto, ecco perché mi candido, non certo per mettere una crocetta in più al palmares politico».
«Il problema non è parlarne con gli altri, io mi candido e basta. Se la coalizione vuole seguirmi, benissimo, anzi è auspicabile, altrimenti io proseguo la mia strada».
«La fermo subito perché non m’interessano e comunque non li prendo in considerazione. Quando tutto manca si facciano le primarie.»
«Ognuno farà la sua campagna elettorale se non faremo le primarie. Del resto i dati parlano chiaro. Alle ultime regionali Caldoro a Napoli città ha preso il 2% in più rispetto a De Luca quindi…»
«Io mi candido e domani siamo a San Giovanni a Teduccio, per il primo incontro. Il cammino è lungo ma sono intenzionato a portarlo fino alla fine».

La parte puramente fantascientifica è quando dice: “di vedere lo scempio di questi ultimi anni proprio non se ne può più”. Semplicemente fantastellare. Innarrivabile.

Amici napoletani: nel caso in cui Clemente Mastella dovesse essere un nome presente sulla scheda delle prossime elezioni a sindaco della vostra città, andate prima a leggere questo post.
Ah, dottor Mastella: visitando la sua pagina Wikipedia si legge che a volte le capita di denunciare blogger per quello che pubblicano. Ritengo curiosa questa attitudine da parte di un iscritto all’Albo dei Giornalisti, che dovrebbe sapere quanto è importante e sacra l’informazione… ma non è questo il punto. Penso poi di non aver scritto nulla di penalmente rilevante nei miei umili post. Ma nel caso lei o qualcuno del suo staff doveste smarrirvi in queste sperdute lande, la invito a risparmiare tempo e soldi dei contribuenti (nonché il mio tempo e magari denaro) in poco assennate e utili segnalazioni alla Polizia Postale: da bravo utilizzatore di internet quale lei sicuramente è, avrà notato che il blog si trova al di fuori del suolo italiano, ed eventuali procedure sarebbero al meglio poco fruttuose, al peggio irricevibili e negative per la sua immagine.

Le piccole cellule grigie

Settembre 18th, 2010 Diego DID

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Il 15 settembre scorso era il 120° anniversario della nascita di Agatha Christie. Google l’ha ricordato con un doodle molto colorato a tema.

Il doodle di Google per celebrare Agatha Christie. Chi ha ucciso lady "O"?

Il doodle di Google per celebrare Agatha Christie. Chi ha ucciso lady "O"?

La cosa mi dà lo spunto per dire che, nonostante non abbia mai letto i libri gialli della Christie, mi sto ultimamente interessando alle diverse trasposizioni televisive e cinematografiche delle opere della scrittrice inglese. Spesso non sono niente male. Ad essere interessanti non sono tanto le storie, che comincio a conoscere, ma le ricostruzioni storiche e visuali di tali ambientazioni. In Francia la televisione pubblica ha realizzato una serie di episodi ambientati oltralpe, e non in Inghilterra, con un commissario francese ed un aiutante un po’ inetto, che guardo con piacere (Les petits meurtres d’Agatha Christie). Ho visto al cinema Le Grand Alibi (”Alibi e sospetti” in italiano), con una caterva di grandi attori francesi (Valeria Bruni Tedeschi, Pierre Arditi, Lambert Wilson, Miou Miou…).

Ma sono soprattuto i telefilm inglesi di Hercule Poirot che trovo interessanti. Mia moglie mi prende in giro, perché li considera un po’ come Derrick. Il ritmo non è certamente la parte predominante di questo prodotto televisivo, ma è altro che lo rende interessante. Parlo della ricostruzione scenica e dell’affettazione dei personaggi, che restituiscono in modo molto convincente la vita degli anni Venti e Trenta della società londinese, con qualche scappata in campagna e nelle belle stazioni balneari che nascevano proprio all’epoca. Il personaggio di Poirot, fastidioso al punto giusto, è ben interpretato da David Suchet, capace di donargli vita con le sue mossette, smorfie, cenni appena abbozzati e fobie giusto giusto velate.

Se amate l’Art Déco, immergetevi nell’amibente di Hercule Poirot (non nell’Omicidio dell’Orient Express, ma in quello della serie britannica)

Chi non muore…

Luglio 2nd, 2009 Diego DID

“Scusate se sono un po’ commosso, e magari si vede. C’è stato qualche inconveniente tecnico e l’intervallo è durato….” No, nel mio caso non è durato 5 anni, come dice l’illustre. La mia assenza risale solo da 8 mesi, ma comunque è troppo per uno spazio appena nato e gestito solo da me. :-( .

Cercherò di essere più assiduo, ma non vi assicuro niente. Tornate a visitarmi presto!

P.S. Giusto per partire di slancio, tra una settimana me ne vado in vacanza lontano da Internet, quindi mi stopperò di nuovo un po’ nello scrivere. Ma mi metterò di buzzo buono al ritorno.

I Conti del Mondo (mdr)

Agosto 29th, 2008 Diego DID

Sapete cos’è uno sbadiglio in technicolor? No? allora ve lo spiego io.

Se si facesse un concorso per sapere, a livello della popolazione mondiale, qual è la popolazione più buzzura, chi pensate che vincerebbe? Alcuni italiani non sono niente male, ma se prendiamo l’insieme della popolazione ed il modo in cui siamo visti dal resto del pianeta, rischiamo pure di fare bella figura ed essere collocati verso i più raffinati!! (la moda, il cibo, gli occhiali da sole, Michelangelo, Dante, il Rinascimento…). Penso piuttosto agli inglesi delle periferie, agli irlandesi che anche quando sono in città sono parecchio bradi, per quel che riguarda la classe. Che i cinesi scraciano lo sappiamo bene, da quando gli è stato formalmente vietato di farlo in piazza Tian’anmen per non scioccare i turisti venuti per le Olimpiadi, però per il resto sono molto ligi ai canoni, non ruttano o si mettono le mani nelle mutande, per esempio.

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