Sguardo “altro” sul mondo

A Sgarbi: l’insostenibile leggerezza delle cazzate

Ho cercato di guardare il video della diatriba che l’ha opposto a Domenica In a Emma, la cantante che oltre a non cantare con le tette ha pure un cervello e, connesso con la lingua, si permette di esprimere opinioni e sostenere punti di vista, non volendo restare carta da parati di un set televisivo. Ma non ce l’ho fatta. Una volta trovavo divertente la bassezza con la quale riusciva a volare ed ad umiliarsi (senza saperlo e mai sarà capace di ammetterlo); ma ora non ce la faccio più, ho “pietà” io per lui.

Ed è proprio questa parola che ha fatto inalberare il nostro tuttologo. Eppure lui da uomo d’arte dovrebbe conoscere la “pietas” della morale e della cultura cristiana, e non confonderla con la connotazione negativa. Avrà dimenticato il significato della prima a forza di sentirsi dire “fai pietà”? Riassumo per i fortunati che la Domenica hanno occupazioni più importanti che guardarsi Giletti a Domenica In. Emma si è ritrovata a parlare di Karima el Mahroug, dicendo: “nei confronti di tutte queste persone ho una sola parola, pietà; perché se vengono massacrate nessuno si chiede da dove vengono, che problemi hanno, dove sta la loro famiglia”. Risponde Sgarbi: “ la pietà dilla per te, dilla per i poveri, dilla per le cose della religione, dilla per gli umili, dilla per quelli che non hanno lavoro, non per delle ragazze che scelgono di andare dove vogliono…..”. Tira poi in ballo la De Filippi, per destabilizzare forse Emma che al programma della Costanza deve l’accesso alla notorietà.

Fin qui Sgarbi in tutto il suo splendore. Ora però queste braccia rubate all’agricoltura ( e questi soldi rubati agli italiani sotto forma di stipendi immeritati) dovranno partire a Vienna, farsi ospitare in una trasmissione nazional-popolare ed sbraitare in tedesco contro Desiree Treichl-Stuergkh. La madrina del Ballo delle debuttanti si è detta orripilata per la futura presenza di Karima, sempre lei, alla festa viennese; e cosa ha detto? di provare “pena per la marocchina diciottenne, una giovane profuga che viene sfruttata”. PROFUGA e SFRUTTATA, mai abbiamo letto queste parole in Italia; Sgarbi preferisce parlare di “ragazze che scelgono di andare dove vogliono”.

Con tutte le parole che esistono nel vocabolario, ’sta scellerata della Treichl-Stuergkh doveva proprio scegliere PIETA’? Minimo minimo si è fatta imboccare da Emma….

A meno che la lettura data da Sgarbi non sia un’ennesima vaccata, che dovrà scontrarsi con le centinaia di migliaia di persone che, sempre di più e dappertutto nel mondo, trovano più appropriata la parola “pietà” a certe cazzate mirabolanti dei succubi nostrani. Caro Sgarbi, non hai finito di produrre bile e livore. Seguirò però il tuo consiglio, terrò la mia pietà per i morti delle guerre, per le vittime delle carestie, per i padri di famiglia che non riescono a proteggere la loro famiglia dalla società; e non per chi ha scelto di andare dove e soprattutto di dire quello che vuole.

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