The Constant Gardener
Agosto 5th, 2008 Diego DIDQuesto film un po’ criticato del 2005 parla delle cospirazioni delle case farmaceutiche che fanno ricerche sulla pelle degli africani. Morti, nemici nascosti, giochi di interessi, potenze occulte sono tutti nel menù, come ci si aspetta da un buon film sull’Africa (?!).
Interpretato dal bravo Ralph Fiennes, che io stimo abbastanza (ahh, Strange Days….), il film è stato giustamente al centro di recensioni negative. È abbastanza qualunquista, macchinoso, gira in tondo per poi arrivare a poca cosa. Amen. Però questa sera mi ci sono imbattuto per sbaglio su Raidue, ed ho potuto guardarlo con un occhio più attento alla parte tecnica che non alla trama, che tanto conoscevo già e non poteva deludermi più di quello che aveva fatto la prima volta. Innanzitutto mi sono fermato a guardarlo in attesa di risentire la colonna sonora, abbastanza etnica e quindi innovativa. Mi ero procurato alcuni brani della soundtrack di Alberto Iglesias in seguito alla prima visione, ed aspettavo con trepidazione alcune musiche particolarmente accattivanti, come la “atmosferica” Kohtbiro di Ayub Ougada. Con la sua sola voce ed accompagnato da uno strumento a otto corde tipico del Kenya, il niatiti, riesce a trasportare chiunque sulle rive di un lago africano sorvolato al tramonto da uccelli esotici. Per risvegliarsi ci vuole poi la sua Dicholo, ma io preferisco comunque il primo brano.